Arco di Achille Castiglioni

Secondo me l'immagine icona del design made in italy è la Vespa.... quella su due ruote...

la 500!

vespa, 500.. sono d'accordo...ma parlando di oggetti domestici? cosa vi viene in mente? a me forse un pezzo di design "anonimo" come la sedia di Chiavari, detta chiavarina

Ce ne sono così tante, difficile dire. Partecipo con una che mi è molto cara (era la poltrona davanti alla tele a casa dei miei), e rappresenta uno dei primi esempi di design industriale in Italia: la poltrona Lady di Marco Zanuso, del 1951

La eleggerei ad icona perchè fu pioniera, nel 1951, nell'ultilizzo in campo d'arredamento di materiali provenienti dall'industria (la gommapiuma ed i nastri elastici di Pirelli, che fondò Arflex proprio per fare sperimentazione nel campo del design). Dopo Zanuso fu Achille Castiglioni grande fautore in Italia (fu preceduto da George Nelson e Isamo Noguchi) dell'uso di materiali militari nel design (il cocoon delle sue iconiche lampade Taraxacum, Viscontea e Gatto era (ed è tutt'ora) un materiale in ideato per proteggere le vettovaglie militari.

Al secondo posto metterei la radio TS 502 di Brionvega, del 1963 (oggi riedita in chiave tecnologicamente aggiornata, ma identica nel design), sempre di Zanuso, anch'essa tra i miei ricordi d'infanzia, perennemente accesa in cucina mentre mia mamma cucinava.

Sia Lady che TS 502 sono nelle collezioni permanenti del MOMA, della Triennale di Milano e di molti altri musei del design.

http://www.moma.org/collection/works/4731

http://www.moma.org/collection/works/4034

Oggetti stupendi Lia. La poltrona poi la trovo fantastica!

la chiavarina è bellissima, hai ragione, però forse non la definirei "pezzo iconico del design italiano".

Parlando di oggetti domestici mi vengono questi, si commentano da soli:

L'interruttore rompitratta di Castiglioni, secondo me, batte la moka Bialetti, per lo meno in successo produttivo (fama non direi: quasi nessuno sa chi l'ha ideato) :P

uffi! mannaggia a te Lia cara.. ;))

un altro bell'esempio è il servizio di posate Caccia di Alessi. Un progetto del 1938, firmato Luigi Caccia Dominioni, Livio e Pier Giacomo Castiglioni

e cosa dire della Vanity Fair?

Pensando alla tavola, anche i servizi di piatti Richard Ginori sono un caposaldo del made in Italy

Artemide con la particolare lampada Tolomeo

Per me, un qualsiasi oggetto dei fratelli Castiglioni. Ma data l'indecisione, dico tutt'altro: la lampada Falkland di Munari

Lampada Tolomeo

Bravo Tommaso!...firma anche tu la "petizione" per la Moka ;)

moka per sempre, ma quindi le icone sono solo "datate"? O ci sono anche pezzi più recenti che ci rappresentano secondo voi?

Iconico è quel design che ha superato indenne la prova del tempo, delle mode, dell'effimero, quindi sì, per me le icone sono solo "datate". Nell'ambito del contemporaneo, più che di icone io parlerei di stile. Il made in Italy ha un suo stile inconfondibile, basta confrontare le foto presenti su Houzz, Paese per Paese. Noi siamo molto lineari, più votati all'essenzialità, ancora (purtroppo, IMHO) avviluppati nel minimalismo e nella monocromia. All'estero noto più eclettismo, colore, più coraggio creativo.

D'accordo con Lia: "datate" quanto basta per essere percepite come oggetto che si riconosce al primo sguardo, anche senza sapere da chi è disegnato o prodotto. Quindi anche un po' più recenti come per esempio il Moscardino (Compasso d'Oro 2001) o la serie Girotondo (1993)

... e non dimentichiamoci la Sacco (1968)

Per il resto: viva il coraggio creativo... all'italiana

uhmm..forse hai ragione Lia sulla pseudo mancanza di coraggio creativo, ma belin (scusate il Ligurismo ;) ,,, le avete viste le case Anglosassoni qui su Houzz ?? imbarazzanti per me :))

punto di vista interessante quello di Lia.

Mi chiedo se non sia figlio anche del modo -o meglio, dei tempi- con cui compriamo l'arredamento.

Se compri dei pezzi singoli col passare del tempo (senza rinnegare in toto l'arredamento), allora si creerà uno stile più eclettico. Se allestisci casa una volta sola... sarà omogenea per 30 anni! Il fatto è che raramente traslochiamo; ancora meno cambiamo i mobili: quanti tra voi hanno traslocato più di tre volte da quando vivono da soli? E da quando siete una famiglia?

Tento un parallelismo con la moda: Benetton, Missoni e Disegual sono (stati) marchi ben riconoscibili, soprattutto per i colori. Ma Armani c'è stato, c'è e ci sarà. Colore vs linee pulite: cosa comprereste a parità di prezzo? e dovendo prendere un vestito solo?

Infine: se il gusto "moderno" si è fermato a questi pezzi (tutti ultra 50enni, vedi sotto) il problema è che da oltre 50 anni non capiamo "il moderno" -e non lo acquistiamo. (mi avessero detto a 20 anni che un giorno mi sarei riempito casa con dei mobili disegnati quando mio nonno era giovane, mi sarei fatto grasse risat; ed invece...)

... e stiam parlando di mobili.

Vogliamo parlare di tappeti? Qualcuno ha detto tappeti moderni?

(tipo: https://kylebunting.com/en/rugs/tans)

Avrei tante cose da dire in qualità di professionista. Gli oggetti che lei mette, ad esempio, non appartengono al design italiano. Concordo con il primo post: Arco di Achille Castiglioni.

Scelgo la Vespa per le Emozioni vissute! Nel Paese dove risiedo, Costigliole d'Asti Cuore delle Colline Astigiane, una nota Cantina ha raffigurato la Vespa attraverso una buona Bottiglia di Barbera d'Asti... Così ci si tuffa nei caldi ricordi del passato con un fresco Bicchiere di Vino! :-)

Piero

mi stupisce che nessuno abbia citato Joe Colombo , apripista formidabile pose come obiettivo l'abitare, con i modelli abitativi multifunzionali. I suoi progetti se da un lato avviavano al quotidiano uso materiali nuovissimi appena inventati o scoperti...dall'altra ponevano fra le condizioni del progetto la ricerca di flessibilità e modularità, condizione imprescindibile per la nascente industrial design. ma cio che si verifico fu l'imprescindibile nascita dell'industria della pubblicità...cosa sarebbe stato il mady in italy senza Armando Testa o Albe Steiner cosa sarebbe stata la Bialetti senza il grammelot milanese e la Linea di Osvaldo Cavandoli?..e poi il cinema, Cinecitta ridisegno gli interni delle case di tutto il mondo...quant i arco di Castiglioni non hanno fatto da testimone... senza dimenticare la Giulia...copiata dai giapponesi nel inimitabile "risucchioo"...il mady in italy non è un oggetto è un modo di essere, ma non preoccupatevi lo stiamo svendendo e passerà ...certo che passerà!

.... O Gio Ponti

Design che anche questo rimarrà indelebile nel tempo

o Renzo Frau

bene..direi che THE WINNER IS: La "mia" Moka (con 12+9 like)

ps. nn abbiatevene ragazzi..a volte si vince, a volte si perde :p

Pensate che questa magnifica sedia sia da considerarsi DESIGN ITALIANO?

Non occorre nemmeno nominare nome del designer chiaramente, il prodotto parla da se!